Maternità, perdita di un figlio, suicidio, l’idea dell’amore
come salva vita , sono questi i temi che Michela Marzano con una scrittura profonda senza essere invasiva proprio con un
bisturi indaga scava e trascina il lettore dentro la storia, dove la descrizione dei luoghi o
la descrizione fisica dei protagonisti
lascia spazio alla caratterizzazione del loro io.
Daria è una donna realizzata, un marito che la ama due figli
Giada e Giacomo che non le hanno mai dato problemi, passa le sue giornate ad accudire la casa e
il marito docente universitario; dalla vita
ha avuto quello che voleva essere, Madre.
La sua vita cambia
una sera quando Giada si suicida. Da questo momento inizia il lungo viaggio di Daria alla ricerca
di una spiegazione, qualcosa che le facesse capire in cosa avesse sbagliato lei
e cosa tormentasse la primogenita.
Nella sua lunga ricerca
fatta di silenzioso dolore, da cui nemmeno il marito e Giacomo il secondo figlio riescono a svegliarla, Daria
ripercorre la propria vita, partendo dal desiderio di essere madre, a tutti i
costi e diversa dalla sua, passando per l’adozione di Giada, fino al giorno della rivelazione.
‘’Ma tu quando sei
venuta a prendermi era perché volevi una bambina o perché mi volevi bene?’’
Chiede Giada alla madre, quando gli viene rivelato di essere stata adottata.
Il diritto dei figli alla conoscenza
delle origini è un altro tema che Michela Marzano racconta attraverso la storia di Giada.
È su questo asse che continua la narrazione,
raccontando senza fronzoli uno dei temi più controversi del nostro tempo. Il diritto all'anonimato
della madre, il non diritto dei figli non riconosciuti, il bisogno di sapere delle
proprie origini. E quella mancanza che rimane, anche quando ad accoglierci c’è l’ amore di
chi ti accoglie senza chiederti nulla, senza conoscerti anche se non sei del
ventre, anche se non hai i suoi occhi o la sua bocca, anche se quelle braccia
attendono solo di darti amore, convinte che l’amore basti, che salvi.
L’amore non salva mai, non basta mai, in tutte le sue sfaccettature,
alla fine quando la vita si stanca,
l’anima si spezza. L’unica cosa che resta è l’amore.